Le notizie arrivano nelle redazioni dei giornali in tanti modi. Alcune piombano direttamente nella posta elettronica attraverso comunicati stampa o mail dei cittadini, alcune le devi andare a cercare, e sono frutto di fatica, sudore, chilometri e telefonate. Tutte le notizie, però, subiscono indipendentemente dalla fonte lo stesso medesimo trattamento: sono messe sotto la lente, esaminate, studiate, e non solo per verificarne la veridicità, ma anche per decidere se meritano o meno spazio sul giornale, all'interno del Tg, se ha senso dedicargli qualche bit su un quotidiano online. Non tutte le notizie, poi, hanno lo stesso spazio. Qualcuna si merita la prima pagina, altre finiscono disperse all'interno, qualcuna finisce giù in basso, nel piede, e davvero in pochi la leggeranno. Alcune di queste notizie non trovano però lo spazio che meriterebbero. E' il caso del senzatetto trovato morto in via Guidotti, a Baganzolino. Perché anche qui, nella Parma che fu rossa e che qualche mese fa si è svegliata Cinque Stelle, si può morire soli, di freddo, in un casolare abbandonato. Lontano dalle vetrine oramai sempre meno luminose del centro, dai cantieri semiabbandoati (o abbandonati del tutto) dell'epoca Vignali, lontani nello spazio e nel tempo dalle ostriche che i civici di centrodestra amavano offrire agli ospiti illustri, c'è dunque un'altra città, quella che ogni giorno facciamo finta di non vedere. C'è una realtà sommersa, la faccia più dura della crisi, quella di gente che non ha accesso agli ammortizzatori sociali, e non può contare nemmeno su quello che sempre più spesso diviene l'unico ammortizzatore sociale reale, ossia la famiglia di origine. La vittima di questo ennesimo dramma della solitudine è italiana. Intendiamoci, una nazionalità straniera non avrebbe reso la tragedia meno grave. Ma colpisce pensare possa capitare ad un tuo parente, ad un tuo amico di infanzia. O forse più semplicemente sorprende pensare possa capitare a qualcuno che fino a qualche mese, o qualche anno fa stava come te, aveva un tetto sopra la testa, poteva permettersi il lusso della serenità.
Il cadavere di Baganzolino sarà riconosciuto, e poi dimenticato. Parma andrà avanti, come sempre, e di questa tragedia, tra una settimana, non si ricorderà nessuno. Ma il fallimento del nostro sistema, le colpe della nostra città e di chi la vive, sono rese evidenti da episodi come questo. E prima o poi dovremo smetterla di girarci dall'altra parte.
Il cadavere di Baganzolino sarà riconosciuto, e poi dimenticato. Parma andrà avanti, come sempre, e di questa tragedia, tra una settimana, non si ricorderà nessuno. Ma il fallimento del nostro sistema, le colpe della nostra città e di chi la vive, sono rese evidenti da episodi come questo. E prima o poi dovremo smetterla di girarci dall'altra parte.
